La mail art (arte postale) è una pratica artistica che consiste nell'inviare per posta ordinaria a uno o a più destinatari, cartoline, buste, disegni, opere d'arte di piccole dimensioni. E' uno straordinario circuito di cui fanno parte artisti di tutto il mondo, i quali utilizzando il mezzo postale inviano le loro opere per aderire a progetti internazionali di solito "a tema", senza alcun condizionamento di critica o di mercato. Si tratta quindi di un genere d'arte libero da schemi e stilemi. Di questo straordinario circuito artistico fanno parte artisti di tutto il mondo che con questo mezzo divulgano la loro arte sviluppando rapporti di amicizia e di fratellanza che superano le distanze geografiche, culturali ed ideologiche.
La paternità di questa forma d’arte, nata intorno al 1960, è attribuita al provocatorio artista americano Ray Johnson, uno dei più eccentrici esponenti del movimento artistico tedesco denominato " Fluxus", corrente d’avanguardia che rivendicava l’artisticità dei gesti più comuni e delle forme più elementari d'espressione, riportando così l’atto creativo nel vissuto quotidiano.
Il programma di questo genere d’arte contemporanea, è lo scambio d'idee, esperienze e stili con il semplice e specifico uso del mezzo postale e ciò ha un senso, perché il francobollo, la busta, la cartolina illustrati in maniera inedita e personale, sono vere e proprie opere d'arte che nel loro breve o lungo viaggio per arrivare a destinazione, passano attraverso tante mani, toccate, ammirate, passando da uno all'altro fino al destinatario.
"I mail-artisti solitamente si scambiano opere in forma di lettere illustrate, fanzine, timbri, buste decorate o illustrate, figurine d’artista (artist trading cards), cartoline, "francobolli d’artista" (artistamp), interviste postali e oggetti tridimensionali come – ad esempio – i 'Libri d'Artista' Artist-Book. Tra i mailartisti italiani è doveroso ricordare: Piermario Ciani, Vittorio Baccelli, Enrico Baj, Guglielmo Achille Cavellini, Vittore Baroni, Anna Boschi, Claudio Grandinetti direttore del M.I.M.A. Museo Internazionale Mail Art e dell' A.I.M.A. Archivio Internazionale Mai Art." (da Wikipedia)
Mail Art can be as simple as having lots of artist penfriends and exchanging art by post. It's also a bit deeper than that.
Since the 1960s, the Mail Art network has been made up of thousands of artists, each with their own group of contacts, each in a state of flux as artists come and go, and friendships ebb and flow. Like the internet which followed it, the Mail Art network is decentralised with each participant at their own focal point.Mail Art often operates through 'Calls' or invitations which request contributions on a particular theme, often with specific media, size and deadline requirements. There is no controlling authority or leadership, but Mail Art Projects and Shows have their own protocols – no fees, no jury, and documentation which has traditionally been printed and mailed to participants, though it has now become common practice to display contributions online. (Keith Bates's Postal Art Site)
Long Live the Mail Art¡
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